Il settore dell’e-commerce, dal momento dell’inizio della crisi economica in poi (vale a dire a partire dal 2008) si è dimostrato in costante controtendenza ed ha visto, invece, i propri fatturati crescere a dismisura con un fattore di incremento a doppia cifra percentuale di anno in anno. In un certo senso, possiamo dire che la crisi economica ha paradossalmente accelerato lo sviluppo dell’e-commerce in Italia, vera e propria nuova vetrina di sbocco per acquisti vantaggiosi (costi minori perché si “salta” il grossista nella catena di distribuzione) o con il vantaggio dei grandi numeri (acquisti di gruppo) e con la possibilità di offerta illimitata.

Questo è il motivo principale per cui può essere conveniente aprire un sito e-commerce per avere anche una vetrina elettronica se si ha un negozio, oppure decidere di aprire un negozio esclusivamente online. Oggi il mercato dell’e-commerce è abbastanza evoluto da poter permettere anche a chi non conosce il meccanismo tecnologico e di codici web alla sua base di poter aprire un negozio online. Il procedimento è ormai piuttosto semplice e sono anche a disposizione diverse piattaforme “preconfezionate” su cui far “girare” il nostro e-commerce. In ogni caso, proprio perché il numero di e-commerce aumenta vertiginosamente, non è più sufficiente la sua apertura per ottenere delle vendite, ma è fondamentale riuscire ad ottenere visibilità e per questo è bene affidarsi ad una agenzia di web marketing.

Intanto, possiamo comunque procedere in autonomia alla sola apertura del negozio online, per capirne il funzionamento senza grosse spese e poter valutare in seguito se farne qualcosa su cui puntare seriamente. Per obiettività, dobbiamo dire che piuttosto che vendere online ciò che abbiamo già nel nostro negozio tradizionale, conviene valutare a parte il tipo di prodotto che si vuol vendere online. Infatti, si tratta di concetti diversi ed un negozio che vende bene nel suo luogo “tradizionale” non è detto che segua la stessa strada sul web.

Nel caso di apertura del solo negozio di e-commerce, ricordiamo che è comunque indispensabile aprire una Partita IVA dal momento che si rientra nel ramo della vendita a distanza, ed in seguito effettuare la Comunicazione unica presso lo sportello telematico “Sportello unico per le attività produttive” (SUAP) della camera di commercio, per l’iscrizione presso Inps, Agenzia delle Entrate e Registro delle Imprese. Sarà poi lo stesso SUAP a girare la domanda al comune di residenza dell’attività e a fornirvi la risposta.

Scegliamo quindi di acquistare un dominio web tramite un hosting provider e quindi una piattaforma e-commerce tra le tante disponibili, in base a quella che più ci convince per il nostro mercato di riferimento: tra i software più famosi ricordiamo ad esempio osCommerce o Zen Cart. Tali piattaforme vanno però prima “studiate” e si consigliano a chi già mastica un po’ il web. In caso contrario potremmo sfruttare alcune piattaforme già disponibili direttamente online che richiedono un canone di pochi euro al mese, come Shopify.

Ogni piattaforma e-commerce è dotata di catalogo prodotti e carrello degli acquisti. Il primo dovrà essere sufficientemente vario, il secondo deve presentarsi facilmente ed essere gestibile in modo totalmente semplice dall’utente, generando al contempo tutta la documentazione necessaria lato azienda (fattura, ordine, aggiornamenti di magazzino, gestione del credito).

Bisogna infine collegarsi ad un servizio di trasporto, normalmente un corriere, per la distribuzione dei prodotti acquistati sul tuo sito, oppure puoi rivolgerti direttamente al produttore se non prevedi un magazzino fisico, ma vuoi essere soltanto un “rivenditore online”.